Quando la Francia fu invasa durante la seconda guerra mondiale, Alexis Carrel si trovava negli Stati Uniti ma, come già nel 1914, si imbarcò per tornare nella sua patria in difficoltà. Qui pose mano a questo suo ultimo libro, pubblicato postumo, con cui voleva indicare la via per una radicale riforma della civiltà occidentale precipitata nella catastrofe. L'intuizione fondamentale è che non si possono separare nell'uomo lo sviluppo fisico, quello intellettuale, quello spirituale e morale privilegiando un'educazione puramente nozionistica e una filosofia di vita esclusivamente materialistica. Carrel non fa solo una spietata analisi della società contemporanea, ma indica la strada per un rinnovamento, pensando in primo luogo ai giovani e alle future generazioni.
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Alexis Carrel (Sainte-Foy-lès-Lyon, 28 giugno 1873 – Parigi, 5 novembre 1944, Nobel per la medicina !912) è stato un chirurgo e biologo francese che contrbuì in modo fondamentale ai progressi nelle tecniche di sutura dei vasi sanguigni ed alle ricerche sui trapianti di tessuti e organi, essenziali per le audaci operazioni chirurgiche del nostro tempo.
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Il suo rigore nella ricerca dell'elevazione dell'uomo e dell'ascesa dello spirito lo portò tuttavia ad esiti inaccettabili sul piano delle concezioni sulla razza e dell'eliminazione del male che contamina l'uomo. A dimostrazione che non sempre al genio si accompagna la grandezza etica.